WASHINGTON – IL NATIONAL PRESS CLUB RICHIEDE IL RILASCIO IMMEDIATO DEL GIORNALISTA DAWIT ISAAK
Il National Press Club, con sede a Washington DC, ha richiesto il rilascio immediato di Dawit Isaak, il giornalista che si trova in stato di detenzione arbitraria con la decorrenza più lunga al mondo quale prigioniero di coscienza. Dawit Isaak, vincitore del Premio Edelstam 2024, è incarcerato illegalmente dal 2001 senza aver subito alcun processo. Non è stato accusato di alcun crimine, né gli è stato permesso di parlare con il suo avvocato.

Il National Press Club è la principale organizzazione professionale dei giornalisti nel mondo. L'organizzazione e il Suo Centro per la Libertà di Stampa sono una voce di riferimento negli Stati Uniti e nel mondo sulle questioni relative alla libertà di stampa. Il National Press Club supporta i sostenitori della libertà di stampa in tutto il mondo nel chiedere giustizia per Dawit Isaak. In una dichiarazione separata, il Presidente del National Press Club, Mike Balsamo, ha affermato:
“Il National Press Club richiede la liberazione immediata del giornalista Dawit Isaak, il quale è stato ingiustamente imprigionato per 23 anni, senza alcuna accusa, senza processo e senza rispetto per i diritti umani fondamentali. Fonti hanno evidenziato le condizioni sconvolgenti della sua detenzione, ma l'Eritrea continua a sfidare il diritto internazionale e ignorare le richieste mondiali di un giusto processo. Crediamo che Isaak sia il giornalista che da più lungo tempo stia patendo un'ingiusta detenzione — una triste realtà che conferma il disprezzo del governo eritreo per la libertà di stampa. Il giornalismo non è un crimine. Zittire i portavoce della verità attraverso detenzioni immotivate e senza limite è una violazione dei diritti umani fondamentali, ed è ormai tempo che Isaak riacquisti la propria liberta.”
Per accedere al Comunicato Stampa e dichiarazione del National Press Club, clicca questo link:https://www.press.org/newsroom/eritrea-must-free-journalist-dawit-isaak-detained-23-years
Premio Edelstam 2024
Dawit Isaak ha ricevuto il Premio Edelstam nel Novembre 2024 per i suoi straordinari contributi e il coraggio eccezionale nel difendere la libertà di espressione, le proprie convinzioni e la difesa dei diritti umani. È un giornalista e scrittore di nazionalità eritrea-svedese che è stato ingiustamente imprigionato in Eritrea da oltre due decenni ed è il giornalista che si trova in stato di detenzione arbitraria con la decorrenza più lunga al mondo.
Caroline Edelstam, presidente della Fondazione Edelstam dichiara: “La fermezza del comunicato stampa rilasciato dal National Press Club rafforza il fatto che l'imprigionamento prolungato di un giornalista in queste circostanze non è solo un atto di grave ingiustizia, ma anche una minaccia diretta alla libertà di espressione e alla democrazia. Ogni voce è essenziale per fare ulteriori pressioni sul regime eritreo, che limita sistematicamente una vasta gamma di diritti umani fondamentali censurando la libertà di espressione, di associazione, di riunione e di informazione e favorendo arresti arbitrari, detenzioni senza processo e torture sistematiche e pervasive. Arresti di massa e arbitrari così come la detenzione senza alcun processo di giornalisti e difensori dei diritti umani sono la norma”
Attenzione Globale e Iniziative di Alto Livello
Il Premio Edelstam ha risvegliato l'attenzione mediatica e stimolato iniziative ad alto livello per sostenere la battaglia per la liberta di Dawit Isaak e ha fatto si che Governi, organizzazioni e difensori dei diritti umani, istituzioni, studiosi e individui di tutto il mondo manifestassero il loro supporto.
Raccolta della Stampa Internazionale: https://www.edelstam.org/international-publicity/
Raccolta di Iniziative ad Alto Livello: https://www.edelstam.org/high-level-inititatives/
"È meraviglioso vedere la solidarietà della comunità internazionale e l'attenzione diffusa e le iniziative ad alto livello per il caso di Dawit Isaak. Dà speranza all'umanità. È importante trovare modi per far rispettare la legge nazionale e internazionale e promuovere la responsabilità per gravi abusi dei diritti umani. I Governi devono essere ritenuti responsabili degli abusi perpetrati all'interno del loro Stato. La comunità internazionale ha la responsabilità di stabilire giustizia, garantire la protezione delle vittime e sostenere il principio che nessuno è al di sopra della legge. I paesi democratici dovrebbero fare pressione sul colpevole, in questo caso l'Eritrea, il che avrebbe un effetto significativo e risolutivo. Le sparizioni forzate e la persecuzione dei giornalisti sono gravi violazioni dei diritti umani" afferma Caroline Edelstam, presidente della Fondazione Edelstam.
La Fondazione Edelstam richiede rispettosamente alle autorità eritree di liberare Dawit Isaak insieme ad altri giornalisti e membri del G15 ancora imprigionati, e in ogni caso, di rivelare immediatamente il luogo in cui si trova Dawit Isaak, e di far si che egli come gli altri giornalisti e membri del G15 detenuti possano fruire del diritto all'assistenza legale e alla visita delle autorità consolari svedesi e dei congiunti.
Contatti Stampa
Per comunicati stampa in diverse lingue e foto per la stampa, visita la nostra Sala Stampa Internazionale:https://www.edelstam.org/international-press-room/ o contattaci tramite press@edelstamprize.org
Documents
Il Premio Edelstam
Il Premio Edelstam è un premio internazionale monetario con sede in Svezia e amministrato dalla Fondazione Harald Edelstam. Il Premio Edelstam è assegnato per contributi straordinari e coraggio eccezionale nel difendere le proprie convinzioni nella difesa dei diritti umani.
Il Premio Edelstam prende il nome dal diplomatico e ambasciatore svedese Harald Edelstam (1913-1989) e viene assegnato in sua memoria. Harald Edelstam si distinse come diplomatico per la sua professionalità e per il suo coraggio civile nella lotta per i diritti umani. I suoi atti memorabili hanno contribuito a salvare molteplici vite.
Il vincitore del Premio Edelstam può essere una persona privata, un funzionario governativo o una persona che presta servizio in organizzazioni nazionali o internazionali. Il vincitore deve essere un individuo che ha agito nello spirito dell'Ambasciatore Harald Edelstam in un paese/o paesi dove i diritti umani, come definiti dal diritto internazionale, sono stati violati. Il laureato deve aver dimostrato capacità straordinarie nell'analizzare e gestire situazioni complesse e nel trovare modi, anche non convenzionali e creativi, per difendere i diritti umani. Il candidato ha avuto un ruolo decisivo nell'aiutare persone minacciate o nel salvare direttamente vite umane in situazioni presubilmente complesse. Il coraggio civile è un parametro centrale nella selezione del candidato vincente.
Membri della Giuria
La giuria internazionale è presieduta da Caroline Edelstam, nipote di Harald Edelstam e cofondatrice della Fondazione Edelstam. Gli altri membri sono: il giudice Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, rappresentante dell'Asia; la Dott.ssa Fatou Bensouda, ex Procuratore capo della Corte Penale Internazionale (CPI), rappresentante dell'Africa; l'Ambasciatrice Eileen Donahoe, Direttrice Esecutiva del Global Digital Policy Incubator presso il Centro per la Democrazia, Sviluppo e per il Diritto dell'Università di Stanford e ex Ambasciatrice degli Stati Uniti nel Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, rappresentante del Nord America; il Professor Philip Alston, ex Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla povertà estrema e i diritti umani, rappresentante dell'Oceania; il magistrato Patricia Linares Prieto, ex Presidente della Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP), rappresentante dell'America Latina e, come rappresentante dell'Europa, Baltasar Garzón, ex giudice che ha prestato servizio nel tribunale penale centrale della Spagna ed noto per aver accusato il dittatore cileno, il generale Augusto Pinochet, per le morti e le torture di migliaia di vittime provenienti dal Cile e da altri paesi.
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Statement by Dawit Isaak's daughters Betlehem and Danait Isaak19.12.2025 12:33:08 CET | Pressmeddelande
On Wednesday, Sweden’s Minister for Foreign Affairs, Maria Malmer Stenergard, carried out a working visit to Asmara, the capital of Eritrea. The visit marked the first by a Swedish government representative to Eritrea since 1993. During the visit, discussions were held with Eritrea’s Minister of Foreign Affairs, Osman Saleh, as well as the Minister of Information, covering topics such as the bilateral relations between Sweden and Eritrea. The visit took place against the backdrop of recent releases of detainees in Eritrea. Upon the Foreign Minister’s return to Sweden, Dawit Isaak’s daughters, Betlehem and Danait, issued the following statement.
Uttalande från Dawit Isaaks döttrar Betlehem och Danait19.12.2025 12:23:48 CET | Pressmeddelande
I onsdags genomförde Sveriges utrikesminister Maria Malmer Stenergard ett arbetsbesök i Eritreas huvudstad Asmara. Utrikesministerns besök utgjorde det första besöket i Eritrea av en svensk regeringsföreträdare sedan 1993. Under besöket hölls samtal med Eritreas utrikesminister Osman Saleh samt informationsministern om bland annat de bilaterala relationerna mellan Sverige och Eritrea. Besöket ägde rum mot bakgrund av frigivningar av frihetsberövade i Eritrea nyligen. I samband med utrikesministerns hemkomst lämnar Dawit Isaaks döttrar, Betlehem och Danait följande uttalande.
JUSTICE WALL 2025 IN LONDON: A CALL FOR FREEDOM, ACCOUNTABILITY AND PROOF OF LIFE9.12.2025 08:00:00 CET | Press Release
Human Rights Solidarity Announces Justice Wall 2025 with Edelstam Foundation, Raoul Wallenberg Centre for Human Rights (RWCHR), Global Liberty Alliance, Hostage Aid Worldwide, and Eritrea Focus, Joining in Support: Urgent Spotlight on Global Human Rights Abuses, Featuring Cases of Dr. Ahmadreza Djalali, Mr. Dawit Isaak, and Gui Minhai.
DAWIT ISAAK TURNS 61 – MARKING 25 BIRTHDAYS BEHIND BARS27.10.2025 08:15:00 CET | Press Release
On Mr. Dawit Isaak’s 61st birthday, the Edelstam Foundation, the Raoul Wallenberg Centre for Human Rights (RWCHR), and the Global Liberty Alliance issue in a joint-statement urging Sweden and the international community to act decisively to secure Mr. Dawit Isaak’s immediate release, after more than 24 years incommunicado in an Eritrean prison. Mr. Dawit Isaak – laureate of the 2024 Edelstam Prize – has been imprisoned without charge, trial, or access to his family, in violation of fundamental human rights and the principles of the rule of law.
DAWIT ISAAK FYLLER 61 ÅR – 25 FÖDELSEDAGAR BAKOM GALLER27.10.2025 08:11:57 CET | Pressmeddelande
På Dawit Isaaks 61-årsdag går Stiftelsen Harald Edelstam, Raoul Wallenberg Centre for Human Rights (RWCHR) och Global Liberty Alliance samman i ett gemensamt uttalande där de uppmanar Sverige och det internationella samfundet att agera kraftfullt och uthålligt för att säkerställa Dawit Isaaks omedelbara frigivning, efter mer än 24 år i isolering i eritreanskt fängelse. Dawit Isaak – mottagare av Edelstampriset 2024 – har hållits fängslad utan åtal, rättegång eller kontakt med sin familj, i strid med grundläggande mänskliga rättigheter och rättsstatliga principer.
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